Continuamo con l'esegesi natalizia. Oggi parliamo di Albero di Natale.
Questa è una usanza che esisteva già ai tempi dei romani di cui non si conoscce l'origine. I druidi celti lo usavano per festeggiare il solstizio d'inverno. Nella Bibbia si parla di un albero della vita, che non è quello di EXPO, ai cui rami erano appesi frutti ed altre bontà. Come lo conosciamo adesso ha origini controverse. Molte città si attribuiscono la paternità, ma la più probabile è Tallin dove fu eretto un albero nel 1441, più a scopo di creare un centro di aggregazione per la ricerca dell'anima gemella, che per festeggiare il Natale.
La tradizione italiana dice che deve essere promto per la festa dell'Immacolata, ma a Milano ed a Bari si anticipa al santo patrono. Dato che la Befana tutte le fester porta via, si smonta il 6 Gennaio.
Adesso c'è l'uso di montarne uno in piazza, nelle principali città d'Italia. In particolare quello di Piazza San Pietro viene regalato da una città alpina, non solo italiana, diversa ogni anno. Gli alberi 2015, sia di Milano che di Roma, arrivano da comunità montane del Trentino.
Anche la tecnologia fa da padrona. Le luminarie sono a LED comandate da un microprocessore. Domenica il Papa ha acceso l'albero di Assisi via Skype.
Come al solito vi rimando a Wikipedia - Albero di Natale per una più ampia trattazione.
Albero di Natale di fronte al Duomo di Milano
Albero di Natale di fronte al Duomo di Milano
Albero di Natale a San Pietro
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