05 agosto 2019

Il Castello Sforzesco - La Pietà Rondanini

Visione laterale
Questo è il remake del post originale, che ho dovuto rivedere a causa della crassa ignoranza  di alcuni genitori dei PIA. In questo caso due padri.
Ho mantenuto la posizione originale del post anche se tra le due versioni sia passato un mese. 
I due ignorantoni "sanno" che la Pietà di Michelangelo sia figlia unica e che dimori in San Pietro. I poveretti non "sanno" che le Pietà michelangiolesche sono ben quattro, tre firmate ed una attribuita.
Alle sculture si deve aggiungere un disegno a gessetti, denominata Pietà per Vittoria Colonna, realizzata in occasione della morte della sua amica poetessa.
Ovviamente in questo post non mi dilungherò più di un tanto sulle altre opere, probabilmente ci dedicherò del tempo per dei post per singola scultura.
Se volete informarvi prima, in bibliografia vi do i link alle pagine Wikipedia
Di seguito la cronologia e la localizzazione delle opere incriminate.
  • Pietà Vaticana (1497 - 1499) Città del Vaticano - San Pietro.
  • Pietà Bandini (1547 - 1555) Firenze - Museo dell'Opera del Duomo.
  • Pietà di Palestrina (1555 ca) Firenze - Galleria dell'Accademia.
  • Pietà Rondanini  (1552 - 1553 / 1555 - 1564) Milano - Museo del Castello Sforzesco
Primo  piano
Ritorniamo all'opera incompiuta di Michelangelo.
La scultura la si può ammirare all'Ospedale Spagnolo del Castello Sforzesco. Entrando nella Piazza d'Armi da Piazza Castello, troverete l'ingresso a sinistra, lungo le mura esterne.
Questo allestimento molto minimalista, a mio dire, è stato criticato ferocemente sia da Vittorio Sgarbi (atto vandalico) che da Philippe Daverio (scempio).
In effetti si poteva fare meglio, ma non è una situazione tragica, come asseriscono i due critici. L'esposizione della statua al centro di una stanza vuota non la trovo una cattiva idea. La vista cade subito sulla scultura e poi passa agli affreschi delle volte, per poi ritornare giù verso la Pietà. Il visitatore non viene distratto da altro.
Quello che non mi è piaciuto, è l'orientamento della scultura, con le spalle all'ingresso dei visitatori. Percorri mezza sala vedendo solo le terga curve della Madonna.
L'architetto De Lucchi, che ha curato la nuova esposizione, giustifica così la scelta:
«Il nuovo allestimento ribalta completamente la visione ad oggi consueta dell’opera: entrando i visitatori vedranno infatti la scultura di spalle e scorgeranno per prima cosa ciò che Michelangelo scolpì per ultima, la schiena della Madonna ricurva sul Cristo, rendendo ancora più intensa l’emozione per l’opera. Solo girando attorno alla statua si vedrà la parte anteriore, con il Cristo cadente sostenuto dalla Madre: una prospettiva assolutamente inedita, voluta per mettere in risalto quella dimensione della scultura, incompiuta, prima impossibile da osservare nella sua completezza»
Va bene che le vetrine, con le spiegazioni ed altri reperti, siano in fondo la sala. Puoi leggere, mentre guardi l'opera.
Nelle nicchie laterali sono esposti i basamenti precedenti.
E' certo che ci dovrebbe essere una maggiore sorveglianza. Quando ero nella sala, ho visto delle turiste sudamericane fare dei selfie con pose molto dubbie ed irrispettose verso l'opera.

La storia
Secondo le intenzioni di Michelangelo, la scultura doveva essere parte della sua tomba, ma nella tomba ci finì prima di riuscire a completarla. E qui incomincia il lungo viaggio che la porterà a Milano nel 1952.
  • Nel 1652 Pietro da Cortona la vede nel magazzino di una bottega romana.
  • Nel 1744 viene acquistata dai marchesi Rondanini che la espongono in una nicchia della loro biblioteca a Roma.
  • Nel 1904 il palazzo di Via del Corso fu acquistato dal conte Roberto Vimercati-Sanseverino e, grazie alla rinuncia al diritto di prelazione da parte del Ministero dell pubblica istruzione, fu cambiata di basamento ed esposta al pubblico.
  • Nel 1952 è stata acquistata dal Comune di Milano, con destino Raccolte Civiche del Castello Sforzesco.
E' sempre stata ammirabile al Museo d’Arte Antica del Castello, all’interno della Sala degli Scarlioni,
dal 1956 quando fu riaperto il museo, dopo il periodo bellico, al 2015, tranne un piccolo periodo nel 2004, quando fu sottoposta ad un restauro di pulizia. In occasione dell'EXPO fu trasferita. dove la si può vedere ancora oggi.


Bibliografia:
  • Per la pagina Wikipedia sulla Pietà Rondanini, clicca qui.
  • Per la pagina Wikipedia sulla Pietà Bandini, clicca qui.
  • Per la pagina Wikipedia sulla Pietà Vaticana, clicca qui.
  • Per la pagina Wikipedia sulla Pietà di Palestrina, clicca qui.
  • Per la pagina del sito del Castello Sforzesco, clicca qui.

Nessun commento:

Posta un commento