La Piazza d'Armi |
Oggi ci siamo dedicati ad una full immersion nei musei del Castello Sforzesco. Appuntamento con Ottavia alle 10,30 in Piazza d'Armi, per poi mettersi in coda per i biglietti, nella Corte della Rocchetta.
Ci è andata bene, solo mezz'ora ed abbiamo avuto i nostri quattro biglietti. I preziosi talloncini sono giornalieri e ti permettono di entrare in tutti i musei ed esposizioni temporanee. Altri 10 minuti di attesa e siamo entrati Nel Museo di Arte Antica.
Con un taglia ed incolla da Wikipedia facciamo l'elenco dei musei che si possono visitare.- Pinacoteca del Castello Sforzesco: conserva una ricchissima collezione di dipinti, tra cui opere di Filippo Lippi, Antonello da Messina, Andrea Mantegna, Canaletto, Correggio, Tiepolo
- Museo archeologico, nelle due sezioniː Museo della Preistoria e Museo egizio
- Museo d'arte antica
- Museo Pietà Rondanini - Michelangelo
- Museo degli strumenti musicali
- Museo dei Mobili e delle Sculture Lignee
- Civiche Raccolte d'Arte Applicata
- Raccolte Extraeuropee
- Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, che conserva fra l'altro il Codice Trivulziano di Leonardo da Vinci
- Biblioteca d'Arte
- Civico Archivio Fotografico di Milano
- Civica raccolta delle stampe Achille Bertarelli
- Civico Gabinetto dei Disegni
- Libreria del Castello
- CASVA (Centro di Alti Studi sulle Arti Visive)
La fontana della Loggetta |
I link sono gli originali dell'enciclopedia universale.
Quanto vediamo oggi, non è più l'originale del XV secolo. Nei secoli è stato ampiamente modificato per assecondare i voleri delle signorie che si sono alternate. L'ultima ristrutturazione risale agli inizi degli anni '50 per sanare i danni causati dalla Seconda Guerra Mondiale.
Per i Mondiali del 90 fu costruita una nuova fontana, davanti alla Torre del Filarete. I cortili sono stati ripristinati dopo i lavori del metro che corre sotto il castello.
Nel 2005 si è dato mano all'ultimo restauro delle sale.
I lavori di costruzioni iniziarono nel 1450 su ordine di Francesco Sforza, per farne la sua residenza.
Nel 1492 sale al potere Ludovico il Moro che chiamò i maggiori architetti dell'epoca, Bramante e Leonardo da Vinci. Divenne una sontuosa corte di livello europeo.
Mentre con gli Sforza fu una strada in discesa, con gli Spagnoli e gli Austriaci conobbe il declino. Con Napoleone rischiò anche la demolizione.
Verso Porta Giovia |
Con il ritorno degli Austriaci divenne simbolo di oppressione e prigionia. Dagli spalti del Castello, il Generale Radetzky bombardò i rivoltosi, durante le cinque giornate di Milano
Dopo l'arrivo dei Savoia, rischiò di nuovo di essere demolito. Nel 1861 fu saccheggiato e danneggiato seriamente dalla popolazione.
Dopo vent'anni di discussioni, fu affidata all'architetto Beltrami la totale ristrutturazione e restauro.
I lavori durarono dal 1890 al 1905 e finirono con l'inaugurazione della Torre del Filarete.
Sino al 1920 fu sede della Galleria di Arte Moderna e dal 1906 al 1999 sede della Scuola Superiore di Arte applicata.
Se volete vedere tutto con tranquillità, dovete programmare un week end completo. In una Domenica siamo riusciti a vedere solo il 75% del vedibile. Se vi sbrigate riuscirete vedere ancora la mostra su Leonardo dove c'è uno spettacolo basato su ologrammi. Molto bello!!!
La corte ducale |
Bibliografia:
- Per il sito istituzionale, clicca qui.
- Per la pagina Wikipedia, clicca qui.
- Per il post "Il Castello Sforzesco - La Pietà Rondanini", clicca qui.
- Per il post "Il Castello Sforzesco - La collezione Preistoria e Protostoria", clicca qui.
La pianta del castello e posizione dei musei |
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