29 dicembre 2020

Nevica!!!

La neve a Zibido San Giacomo
Come previsto dai vari bollettini meteo, ieri  è arrivata la neve. Avevano previsto una nevicata e non una bufera di neve, come in effetti è stato. Nella foto potete vedere la macchina della Giusy coperta da 20 cm di neve.
Ieri notte, verso l'una, ha incominciato a sfioccare, attaccando subito sulle superfici asciutte. Dopo otto ore c'era un manto nevoso alto più di un palmo.
Per tirare fuori le macchine di Giusy e Gianni non ci sono stati problemi. Dopo una decisa pulizia ed un patema d'animo in avviamento, in specialmodo della Panda (1998), erano di nuovo in servizio. Per la mia abbiamo dovuto lavorare parecchio di più.
Gli spazzaneve avevano buttato la neve nei parcheggi esterni, bloccando le uscite. Abbiamo dovuto spalare per mezz'ora e rimanere bloccato lo stesso. Uscendo in strada, la macchina è affondata, appoggiandosi sul fondo. Finchè ho tolto la neve da sotto, si è gelato qualche sensore e la chiave non veniva più riconosciuta. L'abbiamo spinta in un luogo dove non desse fastidio e staccato la batteria per resettare tutto. A sera riattaccata la batteria, è partita al primo colpo.
Il meteo prevede la ripetizione per il primo dell'anno. Se nevica a Capodanno, nevica tutto l'anno!
 
 
 
 
 
 

28 dicembre 2020

Perchè si dice: "Aver le tasche piene"?

Magari "Aver le tasche piene di sassi" come la canzone di Jovanotti, cantata anche da Giorgia. Il significato è compltamente diverso dal modo di dire in esame, ma questo è un altro discorso.
Aver le tasche piene significa non poterne più, essere stufo di qualcosa o qualcuno. Qualcuno ora dirà, che del COVID ne ha le tasche piene. Giusto!
In effetti quando qualcosa dura a lungo in maniera ripetitiva e noiosa, incomincia a dar fastidio, generando un senso di insofferenza di cui te ne vorresti liberare, come svuotare le tasche del vestito da inutili cianfrusaglie.

27 dicembre 2020

I ponti del 2021

Anche se si parte con il ponte di Capodanno, il 2021 sarà molto avaro di ponti o week end lunghi.
Non c'è da piangere molto. In era COVID, non si sa ancora se l'anno prossimo, saremo in lockdown o smart working.

Gennaio
Si va dal 31 Dicembre al 3 Gennaio. Con due giorni di ferie si riesce ad arrivare all'Epifania.

Aprile
Pasqua cade il 4, quindi week end lungo dal 3 al 5. Il 25 cade di Domenica.

Maggio
Disastro. Il Primo Maggio cade di Sabato.

Giugno
Con 2 giorni di ferie, ne stiamo a casa 5. Dal 29 Maggio al 2 Giugno.

Agosto
Altro disastro. Ferragosto è Domenica.

Novembre
Inizia con un week end lungo. Dal 30 Ottobre al 1 Novembre.

Dicembre
L'Immacolata cade di Mercoledì. A Milano o a Bari, con un giorno di ferie si sta a casa dal 4 al 8. Per il resto d'Italia servono 2 giorni di ferie, ma si può scegliere se pontare dal 4 al 8 o dal 8 al 12.
Natale è di Sabato, con 5 giorni di ferie folleggiamo dal 25 Dicembre al 2 Gennaio.

Tratto da calendario-365.it

 

Se volete scaricare il calendario in altre versioni, cliccate qui.

26 dicembre 2020

Chi era Santo Stefano

Rembrandt - La lapidazione di Santo Stefano
La pandemia ha portato una nuova PIA, di quarta generazione.
Settimana scorsa ero al Bennet, che stavo tentando di inviare un DHL in Polonia, quando uno dei primi PIA mi ferma per farmi gli auguri di Natale. Ragazzotto educato e rispettoso di chi ha qualche anno in più. Era accompagnato dalla sorellina Carina, di nome e di fatto. Mi ha definito come il signore che li aiutava a fare le ricerche per scuola. La ragazzina tutta contenta se ne esce dicendo, che quindi questo è il signore, che il nonno dice che sa tutto o quasi tutto. Bello, no?
Tutta vergognosa mi chiede chi potesse essere Santo Stefano, DAD ricerca per le feste natalizie.
Il titolo completo della ricerca è: "Chi era Santo Stefano e perchè lo si festeggia?".
 
Risposta veloce:
Santo Stefano Protomartire è il primo marire della religione cristiana. Lapidato a Gerusalemme, circa un anno e mezzo dopo la morte di Gesù Cristo.

Risposta completa:
Stefano, il cui nome originale è Stephen, era un ebreo greco primo dei sette diaconi incaricati di dare supporto agli Apostoli nella diffusione della fede.
Fu processato dal Sinedrio per blasfenia e condannato a morte per lapidazione. Uno degli accusatori fu Saulo di Tarso, il futuro San Paolo.
A dir la verità non è il primo martire della religione cristiana. Il primo martire reale fu Giovanni Battista che fu decapitato da Erode Antipa, su richiesta di Salomè.
Il giorno festivo è stato decretato nel 1947, dalla neonata Repubblica Italiana, per avere due giorni festivi successivi, nell'esempio del Boxing Day inglese.
Per la Chiesa è festivo non di precetto, in Italia. Nei paesi germanofoni ed in Polonia è festivo di precetto.
E' il santo protettore dei diaconi, della Serbia e di numerose città come Biella e Prato. ma non di Santo Stefano Ticino.
E' il giorno dell'onomastico di mia madre e del mio bisnonno.


Bibliografia:
  • Per la pagina Wikipedia su Santo Stefano, clicca qui.
  • Per la pagina Wikipedia sul giorno di  Santo Stefano, clicca qui.

25 dicembre 2020

Buon Natale

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Tratto da www.gifanimate.com
 
Anche quest'anno siamo arrivati a Natale. Un Natale misero e solitario, regolato da zone multicolor e coprifuochi vari.
Dato che dalle 22,00 della vigilia e le 7,00 di Domenica 27, l'Italia è in un lockdown totale di fatto, il porcellino Giogio ed io ci siamo trasferiti da quei amici di Zibido San Giacomo, giusto in tempo per non rimanere bloccati a casa da soli.
Le comunicazioni con la Polonia sono totalmente interrotte. Nienti aerei o treni ed attraversare l'Europa in macchina è improponibile. Quindi non si può andare da moglie e figlia, né loro possono venire in Italia. La casa di mio fratello non permette il parcheggio della macchina e del porcellino. Di necessità virtù, si va a Zibido.
Aperitivo, linguine alle vongole, trote con la ricetta di mio suocero e panettone al pistacchio arrivato dalla Sicilia, così il cenone è passato.
Nel pomeriggio abbiamo pure provato la friggitrice ad aria, che ho preso con i punti delle inchieste GFK.

Buon Natale a tutti!!!

Nella policy del sito da cui ho tratto le GIF animate, vi è scritto di dare risalto alla loro attività, perchè vivono di pubblicità. Li capisco, dato che anche a me piacerebbe averne un po', quindi cliccate sul link sottostante ed andate a visitarli.

21 dicembre 2020

Perchè si dice: "Farne le spese"?

Il modo di dire è "Farne le spese" o "Fare le spese di...", usabile indifferentemente, ma sempre ed esclusivamente al plurale.
Giovani illetterati, che si ritengono culturalmente impegnati, lo usano al singolare, senza accorgersi che il significato è ben diverso.
Il significato di "Fare la spesa", indica l'azione di andare per negozi, al fine di riempire il frigorifero.
Al plurale prende il significato che ci interessa, come ho trovato in giro per Internet.
Pagare le conseguenze di qualcosa, subire le conseguenze, sopportare il maggior onere e disagio di qualcosa a vantaggio di altri.

 Se vogliamo fare un esempio adatto ai tempi attuali possiamo dire:

Se qualcuno non si protegge dal coronavirus, ne facciamo le spese tutti.

Buonanotte!

20 dicembre 2020

Povero aereoplano! 3

Sulla newsletter di Flightradar24 ho trovato altre foto di aereoplani con la mascherina. Sono sempre della compagnia aerea Garuda Indonesia.

Aereomobili Airbus A330-343


Aereomobile Boeing 777-3U3ER

E' un metodo originale di fare propaganda, ma di effetto sicuro.

18 dicembre 2020

Perchè la cronaca nera si chiama così?

 Questa è stata una ricerca infruttuosa, non sono riuscito a scoprire il perchè di "nera". La parola italiana "cronaca" deriva dal latino "cronica", che a sua volta deriva dal neutro plurale greco "χρονικός", in italiano "che riguarda il tempo". Sia in Greco come in Latino era un neutro plurale, ma nel Latino medioevale e poi in Italiano diventerà femminile singolare.
Nel giornalismo di fine XIX, si incomincerà ad aggiungere un colore, per distinguere l'argomento trattato. ma non si trova il perchè di come siano stati scelti.
In quel periodo si diceva "Fare un giro di nera", cioè il giornalista incaricato doveva andare per i vari commissariati per fare un elenco di fatti di sangue, rapine e rapimenti.
Quindi presumo che il nero venga dal fatto che si trattava di casi luttuosi e che il nero è il colore del lutto.
Un'altra possibilità è che la cronaca nera tratta episodi ritenuti oscuri, su cui bisogna indagare per chiarirne gli aspetti.
 
 
Bibliografia:

17 dicembre 2020

Povero aereoplano! 2

Sabato scorso ho pubblicato la foto di un Embraer, con la livrea dipinta a pappagalli. Avevo promesso di pubblicare anche la foto di un aereoplano con la mascherina. Eccola...
 
Tratto da flightaware.com
 
Questa volta si tratta di un Airbus A330-900neo, immatricolato PK-GHG, della Garuda Indonesia. L'intento propagandistico è di invitare la popolazione ad indossare la mascherina, adottando tutte le azioni necessarie a proteggersi dal coronavirus.
Parlando con una conoscenza che lavora a Cargo City (Aereoporto di Malpensa), ho scoperto che anche un B747-8F Cargo della compagnia Lussemburghese Cargolux ha indossato la mascherina.

Tratta da aircargoitaly.com

Qui l'intento è più chiaro, a prova di tutti. Oltre la mascherina, possiamo leggere anche "Mai senza la mia mascherina" in Inglese.
Molto probabilmente ci saranno altri casi simili. Se trovo altre foto pubblicherò la release 3 del post.

 

14 dicembre 2020

Perchè si dice: "Essere il braccio destro"?

Quante volte avrete sentito dire che Pinco Pallo è il braccio destro di Tizio Caio Sempronio. Ovviamente si sarete chiesto il perchè si parla di parla di braccio destro e non sinistro.
Lasciando perdere l'ovvia considerazione che il mancinismo e molto meno diffuso dei destri, cerchiamo una spiegazione logica.
Sul Dizionario dei modi di dire del corriere.it, ho trovato questa definizione.
  • Fig.: collaboratore diretto e fidato di qualcuno, generalmente in grado di fargli anche da sostituto; aiutante di grandi capacità.
Il braccio, il destro in particolare in quanto si suppone più allenato in virtù del maggiore uso, è considerato la parte operativa della mente in molti campi.
In una riunione di lavoro il sommo capo ha posto a capotavola di fronte alla porta. Alla sua sinistra ed alla destra i più diretti collaboratori. Due o tre persone sedute una affianco all'altra hanno lo stesso punto di vista, instaurando un rapporto paritario e sono disposte a collaborare. Ma come si decide chi a destra o a sinistra?
A destra viene posto il collaboratore più influente per una ragione psicologica. Una informazione che arriva da destra è più facilmente recepibile.
Alcuni ricercatori della University of Oregon: hanno dimostrato che dal campo visivo destro si memorizza una quantità di informazioni 3 volte maggiore che dal sinistro. L'emisfero destro, del cervello umano, presiede all'essere razionale, quindi chi è a destra convince.
Uscendo dal campo lavorativo o di potere, troviamo degli altri esempi di persone influenti, poste a destra.
Per non tirarla lunga cito solo un passo dal vecchio messale romano.
"...Cristo è seduto in cielo alla destra del Padre..."

12 dicembre 2020

Povero aereoplano!

Voi ci volereste con un aereoplano con questa livrea? A me verrebbe da ridere!

Tratto da fr24.com

Questo è un Embraer E195-E2 della compagnia aerea brasiliana Azul, che ci ha dipinto sopra un trio di ararhinas, un pappagallo della famiglia degli Ara, che si pensavano estinti.
Ultimamente sono stati scoperti alcuni esemplari vivi in cattività, in un villaggio della foresta amazzonica. Diciamo che è una buona notizia, da festeggiare e celebrare. A farne le spese è stato questo povero aereo immatricolato PS-AEF, che fa servizio nelle rotte domestiche brasiliane.
Per informazione il pappagallo del cartone animato "Rio" è un ararhinas. Per esigenze cinematografiche è tutto blu, anziché multicromo.
Comunque non è l'unico caso. In era Covid, una compagnia aerea asiatica ha messo la mascherina all'aeromobile. Se trovo la foto, la pubblico di sicuro.
 
http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRRvVcWi-_GK8XzDyJJw3ZaesZuoxP6NiyeiKcwlNJEa36_7HSyzYM8fl6ojITg8OB_7gWaAOWguHa4v1a8Ars
 

11 dicembre 2020

Perchè i libri gialli si chiamano così

La copertina del primo libro giallo

I libri con contenuto poliziesco, prendono il nome dalla copertina di colore giallo, di una collezione di successo pubblicata alla fine degli anni venti.
Nel 1929, La casa editrice di Arnoldo Mondadori pubblicò una serie di romanzi polizieschi e criminali, che aveva la copertina di un bel giallo brillante. Ma perchè proprio giallo? Per la prima volta in Italia, un libro sarebbe stato venduto in edicola, oltre che nelle librerie. Così fu deciso per un colore che potesse farlo risaltare in mezzo ai giornali.
Da bambino ho fatto in tempo a vederli. Il mio bisnonno, Colonnello dei Carabinieri, aveva la collezione completa. Purtroppo non ho una minima idea, dove possano essere finiti. Ora come ora, avrebbero un discreto valore commerciale oltre a quello di affezione.
Erano libri di easy reading, come si direbbe oggi. Lo schema era sempre lo stesso. Gli elementi erano tre, un delitto, un'indagine e la soluzione del caso. Sempre tre i personaggi, la vittima, il colpevole ed il detective.
Per renderlo più avvincente si aggiungeva un movente per il delitto, un luogo ben circoscritto, degli alibi circonstanziati per i sospettati ed una soluzione inaspettata del delitto.
I maggiori scrittori di questo genere sono stati Agatha Christie e George Simenon. Edgar Allan Poe è stato il precursore.
In un altro post vorrei analizzare i diversi stili di indagine descritti dagli autori che si sono cimentati in questo genere.
In Francia si chiamano "Noir", sempre dalla copertina nera della collezione locale.


Bibliografia:
  • Per la pagina "Giallo" su Wikipedia,  clicca qui.
  • Per la pagina "Storia del giallo" su Wikipedia, clicca qui.

09 dicembre 2020

Uno, nessuno , centomila

Ho preso in prestito il titolo di un romanzo di Pirandello , per commemorare il centomillesimo accesso a questo blog.
Non è che mi voglia paragonare allo scrittore siciliano, ma il titolo è molto adatto all'avvenimento odierno.
Nel romanzo il titolo ha il significato seguente:
Uno: l'immagine che ognuno ha di se stesso; Nessuno: è quello che Vitangelo sceglie di essere alla fine del romanzo; Centomila: indica le immagini che gli altri hanno di noi.

 Nel caso di questo post ha un significato meno filosofico e più pratico:

Uno: l'unico accesso al blog nei primi quindici giorni.

Nessuno: nei due mesi successivi non c'è stato alcun accesso.

Centomila: il traguardo raggiunto dopo 61 mesi di attività.

Adesso il prossimo traguardo da raggiungere è il post numero 1.000. Sarà dura, con il pochissimo tempo che mi rimane ogni giorno. Siamo a 786, quindi ne mancano 214. Ragazzi, la vedo dura veramente!
E' vero che quandi arrivi ad un traguardo, guardi subito al successivo filo di lana, con la voglia di arrivarci subito. E poi...
E' un blog che viene letto in tutto il mondo, non capisco come, dato che è solo in Italiano. Un mio amico asserisce che i lettori stranieri usino Google Translator per leggere il blog.
Un domani scriverò un post sul romanzo di Pirandello, perchè, ci scommetto, qualcuno salterà fuori, a chiederne notizie.

07 dicembre 2020

Perchè si dice: "Rimanere con un pugno di mosche"?

Nel post Perchè si dice: "Nudi alla meta"?, ho citato il modo di dire "Rimanere con un pugno di mosche", ma che vuol significare?
Sul sito perchesidice.it ho trovato questa spiegazione:
L’espressione restare con un pugno di mosche significa rimanere senza niente in mano, non aver guadagnato nulla. Infatti un pugno di mosche è totalmente inutile, non ha alcun valore né alcuna utilità.
Provate a catturare delle mosche e metterle nel pugno di una mano. Vi renderete conto che è uno sport totalmente inutile ed impossibile. Inoltre una partita di mosche morte non ha alcun valore commerciale.
Quindi se vi dovete sbattere, fatelo per qualcosa che sia utile e commercialmente valido.

06 dicembre 2020

Gli acronimi del vino

Qualcosa mi fa pensare che qualcuno sia andato a leggere il blog dove annoto tutto quello che mi passa per le mani che riguarda la cucina.
Il risultato è che mi è stato chiesto che cosa significhino le sigle che seguono i nomi dei vini. Dato che non bado molto a ciò, ho dovuto fare un elenco delle sigle, poi una ricerca su come siano nati.
Questo è il risultato ottenuto.
  • DOC Denominazione Origine Controllata – Non è esattamente un marchio, in quanto identifica un certo tipo di vino, prodotto in una regione o un ben definito territorio. Quindi diverse cantine possono produrre un tipo di vino DOC se rispettano un disciplinare di produzione approvato. Nei paesi di lingua francese cambia in AOC (Appellation d'origine contrôlée).

    In Italia è stato introdotto negli anni ‘50, ma solo nel Luglio 1963 diventerà ufficiale con decreto legge del Ministero dell’Agricoltura. Nel 2010 è confluito nell’acronimo comunitario DOP.
  • DOCG Denominazione Origine Controllata e Garantita – E’ un marchio tipicamente italiano che restringe in ben definiti confini, l’area di produzione di un dato vino.

    Per poter essere venduto con il marchio DOCG, il vino deve rispettare il disciplinare di produzione e deve essere “collaudato” ad ogni singola partita. Nel 2010 è confluito nell’acronimo comunitario DOP. 
  • IGT Indicazione Geografica Tipica – E’ il punto di demarcazione tra il vino generico e quello con indicazione. Almeno 85% dell’uva deve essere prodotta nel dato territorio, con precise proprietà organolettiche. Le caratteristiche sono meno stringenti rispetto a quelle per il DOC, ma, in qualunque caso, devono rispettare il disciplinare di produzione. Nel 2010 è confluito nell’acronimo comunitario IGP.

  • IGP Indicazione Geografica Protetta - E' un marchio di origine che viene attribuito dall'Unione Europea a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un'altra caratteristica dipende dall'origine geografica, e la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un'area geografica determinato.

    Pur essendo un marchio meno prestigioso rispetto al DOP, pure qui qui vi è un rigido disciplinare di produzione ed un ente di controllo che lo faccia rispettare.
  • STG Specialità Tradizionale Garantita -Con questo marchio non ho mai visto del vino.
    E' l'ultimo marchio della Comunità Europea che dovrebbe tutelare delle produzioni particolari della tradizione locale. Come l'IGP troviamo il vino ed altri generi alimentari. Dà una tutela relativa, perchè protegge solo la ricetta o la formula e non il luogo di produzione.
    Viene concesso a seguito di una istanza presentata da un'associazione di produttori alla Direzione per lo sviluppo dell'agricultura e prodotti rurali della Comunità Europea, attraverso il Ministero dell'Agricultura nazionale.
    Non essendo un marchio molto appetibile, dal 2012, ci sono state solo una sessantina d'istanze. L'Italia ne ha ottenuti tre (Mozzarella, Amatriciana, pizza) contro i dieci della Polonia.
    nella categoria bevande alcoliche, il Belgio ha registrato 5 birre ed una la Finlandia.
     


 

05 dicembre 2020

L'ora quasi esatta

La madre di un PIA, quella della maturità 36 ed un calcio in culo, mi ha chiesto perchè l'orologino sia denominato "Ora quasi esatta" e perchè il mese è prima del giorno.
A prescindere che per poco non mi fa cadere dal monopattino, dato che si è messa in mezzo alla pista ciclabile a braccia aperte, non mi sembrano domande da fare. E' già troppo che si sia accorta, che c'è qualcosa di nuovo oltre ai post.
Perchè "Ora quasi esatta"? Semplice essendo un blog "politically scorrect", l'ora non può essere esatta, non rispetterebbe la linea editoriale.
Il mese prima del giorno, è perchè nel codice HTML, la data è scritta all'inglese. Mese, giorno, virgola, anno. Non sono riuscito a trovare come si fa a farglielo scrivere in altra maniera. Fin fine a che serve scriverlo giorno, mese, anno? Anche questo potrebbe rientrare nel "politically scorrect".
 

04 dicembre 2020

Perchè i vaccini sono chiamati così?

Potrà sembrare strano, ma il lemma "Vaccino" deriva da una comunissima vacca. In Latino l'aggettivo derivato fa "Vaccinus", così troviamo il latte vaccino, la ricotta vaccina ed il vaiolo vaccino.
Jenner, nel 1796, notò che le donne che mungevano le mucche, che erano state infettate dal vaiolo dei bovini, non si ammalavano di vaiolo umano.
Da questa osservazione, partirono gli esperimenti di inoculazione di pus della pustola di vaiolo bovino (vaccino), negli esseri umani. Il primo candidato fu un bambino di otto anni, che non sviluppò la malattia.
Ma si parlava ancora di inoculazione. Il termine vaccino fu usato per la prima volta da un chirurgo di Plymouth, a fine XVIII secolo. Il problema era che si sapeva che il sistema funzionava, ma non si sapeva il perchè. Ci penserà Pasteur nel secolo successivo.
Con questa azioni, in Inghilterra, in dieci anni, si ridussero i casi di vaiolo da 18.596 a soli 182.


Bibliografia: