15 giugno 2017

Mors tua, vita mea

Con i piccoli illetterati amici bisogna andarci accorti. Specialmente adesso che vanno in un livello scolastico più  alto.
Nel post sul razzismo degli immigrati più  o meno legali, citavo un detto in latino che tutti erroneamente fanno risalire ai gladiatori romani. Difatti il perdente veniva ucciso dal vincitore, se l'imperatore o il sommo giudice emettevano una sentenza con il pollice verso. Se ciò non  avveniva poteva essere ucciso il vincitore. Di qui l'errata attribuzione.
La reale origine è databile nel primo medioevo, con gli ultimi vagiti del Latino, prima dell'avvento della lingua volgare ed è  riconducibile al caos di quei tempi.
I morti causati dal brigantaggio non si contavano, quindi se eri sveglio e pronto riuscivi a sopravvivere, a danno di altri o del brigante di turno. Per questo l'altrui morte significava la propria sopravvivenza.
Ai tempi nostri questa filosofia è  applicata nel lavoro e nella politica. Ogni metodo, non sempre legale o etico, è  buono per sopravanzare il concorrente.

Bibliografia:

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