19 ottobre 2017

Ma che puzza a Milano

Citylife emerge dallo smog
Come si legge da lungo tempo, la Pianura Padana è immersa in una cappa di caliggine puzzolente, stile Pechino.
Entrando a Milano, al passaggio della Tangenziale, si sente un tanfo  non descrivibile, che mi ricorda l'odore del carbone bruciato delle vecchie vaporiere dei treni. A peggiorare la situazione si è messa anche la nebbia che ci ha accompagnato tutto il giorno.
Intanto gli amministratori si gingillano con questi blocchi selettivi, che non servono a nulla. E' possibile che non capiscano che si deve bloccare totalmente il traffico, potenziando il trasporto pubblico e rendendolo appetibile ai pendolari anche in altri periodi?
Le giunte di Centro Destra avevano incominciato a combattere la sosta non operosa delle macchine usate per andare a lavorare e parcheggiate tutto il giorno. C'è la moglie di un mio cliente che spende 29,00 EUR tutti i giorni, per avere la macchina sotto l'ufficio, in centro. Le ultime due giunte si sono dimenticate completamente di questa piaga.
Inizio anni '90 il centro di Milano era totalmente chiuso al traffico e l'inquinamento dell'aria arrivava prevalentemente dai riscaldamenti a gasolio. Quasi, quasi, ora la tendenza si è invertita. Ci sono ancora caldaie a gasolio, in mano ad enti pubblici, ma le caldaie a gas sono aumentate. Il parco auto si è svecchiato, ma ci sono ancora troppe auto che girano. Vedi macchinoni enormi, con una sola persona a bordi ed i bus quasi vuoti.
L'inquinamento fa nove milioni di morti all'anno e fa aumentare esponenzialmente le malattie bronchiali.

E' diventata virale la foto della Pianura Padana fatta dall'astronauta Nespoli, dalla ISS, che mostra una nuvola violacea che la copre tutta. Vedi articolo del Corriere Online.
Abitando fuori città, un po' mi salvo. Le polveri sottili sono più basse, ma ci sono sempre.

Bibliografia:

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