06 ottobre 2017

Il maniero di Castelletto Ticino

Il castello
Martedì con un mio collega, siamo andati ad installare una parabolaa Castelletto Ticino. Per la precisione al Castello Visconteo.
Dovevamo installare una parabola dual feed senza incorrere negli strali della Sovrintendenza, dato che il castello è sotto le Belle Arti. Ormai era un anno che meditavamo sul come fare. Una settimana fa, in accordo con la proprietà, avevamo identificato un punto sulla torre di sinistra, ove potevamo posizionare il disco. Non si vede nulla dalla facciata, nell'interno devi andare molto in fondo ad un cortile, per vederla, e la visuale a Sud era libera.
Però dovevamo attraversare tutto il castello per andare dalla parabola alla televisione della biblioteca.
Non è consigliabile superare i 50 metri di cavo, ma come fare? Siamo andati in diagonale passando nei sottotetti. Uno era assai improbabile, tanto e vero che il Claudio per poco non ci rimane incastrato con la pancia. Comunque in qualche maniera ce l'abbiamo fatta.
L'ingresso padronale
Dopo aver smurato una finestra del torrione Nord-Ovest abbiamo iniziato i lavori, che abbiamo finito nel pomeriggio. Ora rimane solo da portare i decoder satellitari.
Passiamo alla parte storica. I primi cenni storici risalgono al XI secolo e riguardano la torre di Sud-Est, eretta a scopi di vigilanza del vicino fiume Ticino. Il sito "Cento castelli di Novara" riporta che la prima annotazione su carta risale al 18 Gennaio 1145.
La costruzione di un edificio fortificato a pianta quadrangolare, viene attribuita alla famiglia Della Torre o Torriani, il cognome non è sicuro, e nel 1329 la proprietà passa alla famiglia Visconti, nella persona di Ottorino, quando l'imperatore Lodovico il Bavaro promulga un diploma di proprietà ed usufrutto.
Il parco in una mattina di bruma
Dagli stemmi sulla facciata si evince che il castello è stato sotto i Visconti D'Aragona ed i Visconti D'Ornavasso. Ciò fu sino al 1896, quando le due famiglie si estinsero.
Costruttivamente è uno stabile a pianta quasi quadrangolare, con quattro torri agli angoli e due corti interne. Le mura massicce sono realizzate in ciotoli con rinforzi in pietra agli angoli. Il tetto è a quattro falde in coppo. La parte destra era adibita ad abitazione e quella sinistra ad uso agricolo.
Il castello è circondato da un parco di circa 3 ettari, digradante verso il fiume. In questo parco circolano liberi dei cavalli ed un asino.
Attualmente è nei luoghi segnalati dal FAI e viene utilizzato come location per i matrimoni civili.
La proprietà ha continuamente problemi con la Sovrintedenza, che ha un comportamento estremamente conservatore. Questo comportamento ha dei risvolti che vanno anche contro una reale conservazione e sicurezza dello stabile. Non è ultimo il caso dell'albero sito alla sinistra della facciata. Più volte la proprietà aveva richiesto la licenza di abbattere la pianta malata, ricevendo solo rifiuti. In una giornata di vento molto forte il tronco ha ceduto, abbattendosi sulla parte destra della facciata. Per fortuna non ci sono stati feriti e pochi danni all'intonaco della facciata.

Il vento fa ciò che la sovrintendenza non vuole
Il marito della castellana mi ha raccontato, che in questi giorni, ci sono delle questioni, su come deve essere realizzato un muretto al limite della proprietà. Cìè chi lo vuole alto e lo vuole raso prato.

Il Claudio fa il magutt
Un androne











Bibliografia:
  • Per la pagina sul sito "Cento castelli di Novara", clicca qui.
  • Per la pagina sul sito "Lago d'Orta Sposi", clicca qui.
  • Per la pagina "I luoghi del cuore", clicca qui.

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