23 ottobre 2017

Il mango

Il mango di partenza
Ieri un mio vicino mi ha regalato un mango, che aveva comprato per i figli, che non lo vogliono mangiare.
Il mango lo ho mangiato in parecchi ristoranti, ma non mi ero mai interessato a come si potesse preparare. Mi sono informato ed ho scoperto parecchie cose interessanti. Ricette, proprietà curative, come si coltiva ed amenità varie.
Vediamo di che frutto si tratta. Il mango che conosciamo noi è il "Mangifera Indica", frutto tipico del sub-continente indiano. Difatti è un componente base della cucina indiana e pakistana. Appartiene alla folta famiglia delle Anacardiacee ed è diffuso in tutto il Sud-Est asiatico, dove viene coltivato per uso locale ed esportazione. Sembrerà strano che il mango sia parente degli anacardi, usati negli aperitivi, ma è così.
Il mango è ricco di vitamina A, B e C, potassio, calcio e magnesio, quindi è un ottimo integratore anti stanchezza. Gli antiossidanti lo rendono ideale come antinfiammatorio ed antitumorale. Il Lupeol, contenuto dal frutto, oltre a questi due effetti, combatte i radicali liberi ed è ottimo per la diuresi. I Filippini asseriscono che ha anche proprietà afrodisiache.
Gli enzimi contenuti in gran quantità sono regolatori della peristalsi e combattono la stitichezza.
Invece il betacarotene contenuto dalla polpa è un ottimo coadiutore della melanina e della vista.
Il mango farebbe bene anche ai porcellini d'India, per il contenuto di betacarotene e vitamina C, ma non se ne può dare più di un cubetto alla settimana, a causa dell'alto contenuto di zuccheri.
Ho scoperto che ci sono tantissime ricette per mangiarlo. Ieri ho fatto una caprese al mango e, stasera, insalata romana, mango e zenzero. Man mano che provo le ricette le pubblicherò sul blog "La mia cucina".

La caprese al mango, piatto finale

Bibliografia:

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