12 gennaio 2019

Perché un mouse si chiama mouse?






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Domenica scorsa ho ricevuto un SMS da mia figlia con una domanda interessante. Perché il mouse del computer si chiama così?
Io invece mi domando, perché ha mandato un SMS dalla camera da pranzo al salotto? Attacco di fancazzite acuta?
Dato che il mouse lo ho visto nascere non mi sono mai posto la domanda. Come al solito ho dovuto andare alla ricerca. Questa volta mi è venuta in soccorso la versione online della rivista Focus. Qui ho trovato la storia ed il perché del nome.
Dobbiamo ritornare indietro sino al 1964, quando un ricercatore americano incomincio a studiarlo.
In quell'anno lontano Douglas Engelbart incominciò a sperimentarlo utilizzando una scatola di fiammiferi e due rotelle di ferro. Nel 1968 venne presentato al pubblico e solo nel 1970 ottenne il brevetto.
In questi anni di evoluzione prese una forma più tondeggiante, in plastica grigia, con un filo che lo collegava al computer. Qualcuno notò, che poteva far pensare ad un topolino grigio con una coda lunga. In Inglese "mouse" per l'appunto. Come al solito il nome si cristallizzò e passo alla storia.
Ormai con l'avvento del wireless e del laser, il nostro oggetto ha perso la coda e la sferetta inferiore, ma il nome è rimasto uguale, vincendo tutte le sfide coi vari concorrenti, come trackball o touchpad.
Adesso una avvertenza. Non guardate la luce che è sotto. E' un laser, potrebbe creare dei danni alla retina o alla cornea dei vostri occhi.
 

Bibliografia:

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