18 gennaio 2019

Aspirazioni di un bambino

Oggi sono stati da degli Egiziani ad installare l'antennino per Internet. Il padre, che è in Italia da dieci anni, la scorsa estate ha portato a Sedriano i figli per farli studiare. Il più grande è in prima media ed il piccolo in quarta elementare. Ovviamente prima di settembre non sapevano nemmeno cosa fosse l'Italiano.
Intanto che cercavo la posizione migliore per l'antenna, il piccolo arriva con un tablet aperto sulla home page di questo blog ed indicando la foto mi ha chiesto se ero io. 
Ovviamente gli ho risposto di si e gli ho chiesto come ci fosse finito li. Il ragazzino, nel suo Italiano stentato, mi ha detto che la maestra gli aveva consigliato di leggere questo blog, se voleva imparare un Italiano più o meno corretto.
Poi mi ha detto che gli sarebbe piaciuto diventare un PIA, ma il padre fa la spesa al Bennet e non all'Eurospin. Non è detto che se vuoi essere un PIA si debba necessariamente frequentare l'Eurospin.
Gli ho spiegato che per diventare un PIA, mi doveva fare una domanda su qualcosa che non era stata spiegata a scuola o su di una sua curiosità.
Prendendo coraggio, mi ha chiesto a che cosa servisse quel fuoco che era stato acceso ieri sera al campo sportivo.
Era il Falò di Sant'Antonio! Sant'Antonio Abate è il santo giusto che, fra parentesi, era pure suo compaesano, in quanto di origini egiziane.
Non vorrei sbagliare, ma è un argomento che dovrei aver già trattato, nel secondo anno di questo blog. Domani ne parlerò di nuovo, così il piccolo Youssuf potrà essere eletto all'albo dei PIA (terza generazione).

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