28 agosto 2018

Parco Sempione

I milanesi prendono il sole
Nel pomeriggio ero stato invitato ad un focus sui viaggi in un centro ricerche vicino all'Arena Civica e dato che ero in anticipo, sono andato a fare un giro al Parco.
Ci sono entrato dal lato Arco della Pace, lo ho percorso sino al suo centro e poi ho girato a sinistra verso l'Arena. Tanto per impegnare una ventina di minuti nel verde.
Questo è il parco più grande di Milano, posto in centro della città, con velleità da Hyde Park. Qui i Milanesi vengono a passeggiare ed a prendere il sole seminudi. Dato che questo posto è coperto da una rete Wi-Fi gratuita è anche meta degli studenti squattrinati, che si passano i pomeriggi a studiare e fare ricerche coi PC appoggiati sulle panchine.
Il parco venne realizzato a fine del XIX Secolo dall'architetto Alemagna, sui terreni che erano stati degli Sforza e poi Piazza d'Armi con gli Spagnoli. Gli Austriaci prima lo avevano destinati a terreni agricoli e poi ci han tentato una lottizzazione urbanistica finita in protesta popolare.
Il monumento a Napoleone III
Il parco si estende dall'Arco della Pace a Piazza Castello in altezza e dalle Ferrovie Nord  all'Arena in larghezza, per un'estensione di circa 360.000 mq. Nel 1969, a completamento del progetto di ristrutturazione dell'architetto Viganò, la pedonalizzazione si è estesa alla piazza Sempione ed al primo tratto di Corso Sempione. Nel 2014 anche piazza Castello fu pedonalizzata, includendo il parco nell'isola pedonale del centro. Non vorrei sbagliare, ma l'isola pedonale di Milano sia più grande di quella di Monaco di Baviera.
Così nei suoi cinque secoli di vita questo spazio verde ha visto di tutto. Nell'attuale versione, oltre ai monumenti presenti dall'origine, possiamo trovare una biblioteca realizzata nel 1954 in occasione della X Triennale, "I bagni misteriosi" di De Chirico ed il Ponte delle Sirenette, spostato qui dopo la copertura della Cerchia Interna dei Navigli. Il palazzo della Triennale, sede della Triennale di Milano, e la Torre Littoria, ora Torre Branca, furono realizzati agli inizi degli anni '30.
La fontana dell'Acqua Marcia
Ora il parco è recintato per ragioni di sicurezza, ma dalle leggende che si porta dietro non sarebbe raccomandabile girarci di notte. Si narra che dopo l'imbrunire e specialmente nelle notti di nebbia, ci sia un passeggio di anime senza pace di streghe e Catari bruciati vivi nelle strade della Milano del Medio Evo.
La leggenda più sconvolgente per i malcapitati è quella della Dama Nera. Questa signora vestita in un lungo nero adesca i passanti trascinandoli in una villa inestistente, dove dopo un ballo si concede. Quando il tipo scopre di aver a che fare con uno scheletro, scappa lasciando li' il proprio senno.
Sembra che si aggiri anche un Fantasma dell'Opera, che se la prende con chi si rechi alla Scala, senza avere un po' di cultura lirica. Madonna santa che affollamento alla notte!
Sul perimetro del parco si possono vedere il Castello Sforzesco con i suoi Musei Civici, dove è esposta la Pietà Rondanini di Michelangelo, l'Acquario, L'Arena e l'Arco della Pace.
Quando ci andrete state attenti ai fusi che cercamo i Pokemon.

La cascatella

Il parco giochi











L'Arena Civica




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