10 settembre 2023

Saint Michael's Mount

Saint Michael's Mount
Oggi parliamo della seconda stazione dell'Itinerario di Gerusalemme. Ci spostiamo dall'Irlanda alla Cornovaglia, all'imbocco sud del canale della Manica.
Esteticamente è molto simile a Mont San Michel, dall'altra parte del canale. E' un isolotto collegato alla terraferma da un istmo, che viene sommerso durante l'alta marea.
I primi cenni storici risalgono al XI secolo, ma la leggenda fa risalire la sua fondazione al 495 dc, quando l'Arcangelo Michele apparve a dei pescatori, chiedendo la costruzione di una chiesa intitolata a lui ed al Salvatore.
Degli scritti attribuiscono a Edoardo il Confessore, la posa della prima pietra nel 1047. L'abbazia viene fatta risalire a  Guglielmo il Conquistatore, che, nel 1066, ne inizio la costruzione, affidandola ai monaci benedettini normanni di Mont San Michel.
Nel 1135 i monaci ricostruirono ed ampliarano l'abbazia, a seguito di un terremoto disastroso e lo aprirono ai pellegrinaggi.
Il sito, oltre ad essere sull'Itinerario di Gerusalemme, è anche sulla strada che unisce  L'Irlanda e la Scozia a Santiago di Compostela.
A seguito dello scisma anglicano l'abbazia fu espropriata, diventando una fortezza ed Elisabetta I la vendette a dei nobili, che la elessero a loro residenza.
Nel 1954 l'ultimo erede della famiglia Ayburn trasferì la proprietà ad un ente locale, con il diritto di abitazione per i successivi 1000 anni.
L'abbazia e l'isola sono visitabili, con tour organizzati, in circa 3 ore.

La vista dal cielo

La simmetria con l'omonima isola normanna, vorrebbe rappresentare la lotta tra il bene il male. Su Wikipedia si legge così.
Si pensa che l'Arcangelo abbia deciso di apparire nelle due isole omonime perché esse simboleggiavano perfettamente il rapporto tra Dio e l'uomo: la terraferma e le isole vengono infatti periodicamente unite e divise dalla marea in analogia al bene e al male che uniscono o dividono Dio e l'umanità.
Sull'isola, oltre al monastero, ci sono dei giardini terrazzati realizzati nel 1780, che digradano verso il mare. Qui tra macchie di aeonium e agapanti, potrete vedere un discreta varietà di fiori e piante esotiche.
All'incontrario di Skellig Michael il posto non è disabitato. Nel suo fulgore, il villaggio sul porto dell'isola era la dimora di oltre 300 abitanti e fino al 1811 c’erano 53 case, 4 vie, 3 scuole e 3 edifici pubblici. Oggi sull’isola vivono 30 residenti e tutti, dal barcaiolo al giardiniere, dalla guida al meccanico, collaborano per mantenere l’isola in perfetto stato.
Qui non dovrete arrampicarvi su per la collina, ma dovrete percorrete un sentiero selciato che emerge dal mare durante le basse maree, una passeggiata di una decina di minuti.
Se l'alta marea vi dovesse sorprendere, non preoccupatevi, il barcaiolo locale vi porterà alla spiaggia di Maraziol.
 
 
 
Le foto le ho trovate su Wikipedia, data la distanza da Sedriano.



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