Iniziamo una nuova serie di modi di dire. Oggi passiamo dalle mosche all'acqua che, all'incontrario del fastidio volante, deve essere sempre presente nella nostra vita.
Quando parliamo con un amico o un’amica di qualcosa di molto
personale che non vogliamo che si sappia in giro, possiamo dire: “Acqua
in bocca!”
Usiamo questa espressione proprio quando vogliamo chiedere di non
rivelare un segreto, di non aprire bocca: se abbiamo l’acqua in bocca
non possiamo parlare, quindi
"Shhhhh, silenzio! Acqua in bocca!!!"
Per l'origine ho cercato su Wikipedia, dove ho trovato questo:
Secondo il lessicografo Pietro Giacchi l'origine è da ricondurre alla storia di una donna devota ma dalla lingua lunga e maligna. La donna in confessione pregò il prete di aiutarla a trovare una soluzione impedendole di peccare. Il religioso le fornì una boccetta d'acqua di pozzo, e suggerì alla donna di versare alcune gocce in bocca ogni qual volta sentisse la necessità di parlar male degli altri. La donna fece come prescritto ottenendo risultati straordinari. Arrivò addirittura a ritenere l'acqua miracolosa.