03 marzo 2019

Un giro a Varsavia - Polin

Quando sono stato a Varsavia nel 1998, chiesi al consulente turistico del Marriot, dove fosse il Ghetto di Varsavia. La tipa mi rispose che non ci si dovesse limitare al Ghetto, ma considerare la storia di tutta la città, perché Varsavia è stata ricostruita su due milioni di morti, Ebrei e non.
In effetti la storia insegna come la città sia sopravvissuta alla Seconda Guerra Mondiale, distrutta, ma viva e con la voglia di rinascere. Però ti insegna poco su cosa era prima e come viveva la popolazione in mezzo alle due guerre o nei secoli precedenti.
Checché se ne dica, se vuoi conoscere l'Olocausto fuori dai libri di storia, devi girare in lungo ed in largo la Polonia. Nel 1998 ho visitato Auschwitz e Birkenau, questa estate sono stato al quartiere Ebraico di Cracovia e ieri pomeriggio al Polin.
Ma che cosa è il Polin? E' un museo, inaugurato nell'autunno 2015, dedicato ai mille anni di storia ebraica in Polonia. E' costruito nei luoghi del quartiere ebraico di Varsavia, in una ampia piazza ove troviamo anche il monumento dedicato agli eroi del Ghetto.
L'origine del nome è controverso. La leggenda narra che un gruppo di Ebrei in fuga, entrando in una foresta sentirono degli uccelli fare un verso che poteva sembrare la parola "Polin". Secondo come la pronunci in Ebraico, può suonare come "Polonia" o "Resta qui".  In qualunque caso un chiaro segno di predestinazione.
Il museo realizzato su disegni dell’architetto finlandese Rainer Mahlamäki, è diviso in otto sezioni, dall'arrivo nel X secolo sino alle persecuzioni naziste.

All'ingresso, un gioco di proiettori ricreano l'ambiente della foresta dove gli Ebrei erranti sentirono gli uccelli cantare.
Nella sezione "Foresta" vengono illustrati vari aspetti della vita, nell'arco di mille anni, della più grande comunità ebraica d'Europa.
Su questo tavolo è riprodotta la mappa delle migrazioni ebraiche dalla Palestina all'Europa centrale






In questa sala è stato ricostruito l'interno della sinagoga lignea di  Gwoździec.
La sinagoga di questa cittadina ucraina fu costruita intorno al 1650 e parzialmente distrutta da un incendio durante la Prima Guerra Mondiale. Ricostruita, è stata definitivamente distrutta dai Tedeschi nel 1941.
La ricostruzione da parte di 300 volontari, ha inspirato il documentario "Raise the roof".
Questa è la sezione denominata "Nella strada ebraica". Qui si può vedere lo stile di vita degli Ebrei Polacchi tra le due guerre, durante la Seconda Repubblica Polacca.
Sono in risalto gli aspetti culturali di questa grande comunità, nel cinema, teatro e letteratura.





Sulla spianata del museo si può ammirare il monumento dedicato agli Eroi della Rivolta del Ghetto di Varsavia, avvenuta nel 1943, nel periodo della Pasqua Ebraica.






Le sezioni del museo sono:
  1. Foresta 
  2. Primi incontri (X secolo-1507)
  3. Paradisus Iudaeorum (1569-1648)
  4. Il quartiere ebraico (1648-1772)
  5. Gli incontri con la modernità (1772-1914)
  6. Nella strada ebraica (1914-1939)
  7. Shoah (1939-1944)
  8. Dopoguerra (1944-oggi)

Bibliografia:

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