17 febbraio 2019

San Giorgio Monferrato

Guardando verso Cella Monte
Con questo post chiudiamo il giro turistico fatto ieri. In verità sarebbe stata la prima fermata, ma ho preferito parlare prima di Cella Monte.
Il paese di circa 1.200 abitanti, si sviluppa alla base del castello, arroccato su di una collina di 281 metri. Vi risparmio le altre informazioni, che non ritengo essenziali.
Storicamente le prime notizie risalgono a metà del 999, quando Ottone III attestava l'appartenenza del borgo al distretto di Sant'Evasio. Federico Barbarossa conferma la proprietà del vescovo di Vercelli sul castello e sul borgo. Tra una donazione ed una dote arriviamo al XVI secolo, quando il castello divenne sede della Santa Inquisizione di Casale. Durante la peste del 1530, qui furono processati decine di presunti "Untori".
La particolare posizione del castello, lo rendeva appetibili a tutti coloro, che volessero assediare Casale Monferrato.  Di qui passarono Francesi, Spagnoli, Savoia e Gonzaga.
Nel XVII e nel XVIII secolo il paese fu animato da delle rissose e ricche confraternite religiose, dedite ad opere di carità.
L'orrido del castello
Questa è la sintesi di mille anni di storia del paesello. Poche righe, se no non leggete il post.
Nel 1918 il presidente americano Woodrow Wilson fu insignito della cittadinanza onoraria per meriti civili acquisiti nel corso della Prima Guerra Mondiale.
Ai giorni d'oggi il paese è dedito alla coltivazione di vigne da barbera ed il relativo invecchiamento del vino. La cantina sociale è molto quotata per la qualità del suo vino.


Il monumento ai caduti


La torre del castello









Bibliografia:

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