22 febbraio 2019

Ma che cosa è un serraglio?

Una madre dei un PIA, quella della maturità 36 ed un calcio in culo, mi ha fermato dal ferramenta, chiedendomi che cosa è un serraglio.
Passata la sorpresa che sia stato fermato in un posto diverso dal banco ortofrutta, sono andato alla ricerca su Internet.
L'Enciclopedia Treccani scrive:
SERRAGLIO (fr. ménagerie; sp. serrallo; ted. e ingl. menagerie). - Il serraglio è un'accolta di animali, per lo più feroci o comunque rari e non domestici, fatta principalmente allo scopo di attirare la curiosità e di promuovere il divertimento delle masse. La stessa etimologia della parola indica come nel serraglio questi animali siano tenuti chiusi e ingabbiati, a differenza della relativa libertà che essi hanno nei giardini zoologici. Il sorgere e lo svilupparsi di questi, e soprattutto il prevalere dell'interesse scientifico per simili animali sulla semplice curiosità empirica, ha reso quasi dappertutto completamente inutili i serragli con sede stabile, giacché gli animali selvatici o esotici trovano nei giardini zoologici una sistemazione infinitamente migliore. Sussistono oggi i veri e propri serragli come parte integrante dei circhi (v. circo), e gli animali che li costituiscono vengono per lo più anche addestrati a compiere svariati esercizi, cosicché l'interesse del pubblico è rivolto, oltre che al serraglio come tale, anche allo spettacolo particolare offerto dai suoi componenti.
La storia dei serragli s'identifica con la preistoria dei giardini zoologici (v. giardino: Giardini zoologici). Tra i serragli propriamente detti dei tempi moderni merita speciale menzione quello costituito nel sec. XIX da Ph. T. Barnum (v.) nel periodo aureo della sua attività d'impresario.

Mentre il Vocabolario Treccani:
Serràglio1 s. m. [lat. tardo serracŭlum, der. di serrare: v. serrare]. – 1. a. ant. Riparo, sbarramento di riparo o di difesa; in partic., chiusa di canne o di pali di legno fatta nei fiumi, nei laghi o nelle lagune, e disposta in modo tale che i pesci, una volta entrati, non possano più uscire. b. Nelle valli da pesca, particolare tipo di peschiera costituito da fossi paralleli (larghi 6-8 m) divisi da terrapieni, destinato al temporaneo soggiorno (in media due mesi) del pesce da semina, per assuefarlo alla qualità delle acque della valle. c. Chiusura, serramento, in genere. Di qui, prob., la locuz. gassa a serraglio, che, nel linguaggio marin., indica il nodo (detto anche nodo d’anguilla) con cui si allaccia saldamente una cima a un’asta o a una trave. 2. Raccolta di animali feroci, o comunque rari e non domestici, tenuti chiusi e ingabbiati, avente lo scopo principale di attirare la curiosità e di divertire: il s. del circo.

Sul Dizionario dei sinonimi e contrari, sempre Treccani, trovo qualcosa di assai maschilista:
Serraglio /se'r:aʎo/ s. m. [dal turco saray, prop. "edificio, palazzo"]. - 1. (archit.) [residenza dei sovrani e potenti del mondo islamico: il s. di Istanbul] ≈ ‖ palazzo (reale), reggia. 2. (estens.) [parte della casa musulmana, riservata alle donne e ai bambini e preclusa agli estranei] ≈ harem.
Come avrete potuto capire, stasera non ho alcuna voglia di sbattermi, più di un tanto.
Buonanotte

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