15 ottobre 2018

Perché si dice: "Essere un abatino"

Non contenti di rompermi i cabasisi all'Eurospin, adesso i PIA mi interpellano anche dal ferramenta di Bareggio.
Il dibattere di oggi viene da una lezione di storia del calcio, dove l'insegnante ha definito Gianni Rivera un abatino.
Passato lo sconcerto, che nelle scuole medie italiane ci sia una materia "Storia del calcio", ho incominciato ad aggirarmi nei meandri della mia memoria. L'unica cosa che ho trovato che fu Gianni Brera a chiamare abatino Gianni Rivera.
A dir la verità la definizione fu coniata per Livio Berruti, campione olimpico di quando ero bambino. In qualunque caso vuole indicare un azione sportiva tecnica e di classe, ma non aggressiva, che ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo.
Infilandoci nella letteratura troviamo che Foscolo e Nievo davano questo senso:
Ostentare un'eleganza leziosa, anche negli atteggiamenti o nel comportamento.
Non posso fare esempi di abatini reali o che si credono tali, perché rischierei un catervata di querele per diffamazione.

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