10 aprile 2022

Il Memoriale della Shoah - Milano

 

Oggi la Domenica culturale è stata dedicata alla visita al Memoriale della Shoah. Mi raccomando memoriale e non museo. Questo spazio è stato  allestito a memoria del sacrificio degli Ebrei ed altri perseguitati dal Nazismo, E' un luogo che deve far ricordare questa deportazione di  massa, che debba far pensare la gente, affinché non si possa più ripetere.

Il muro dell'indifferenza

Il memoriale è ricavato da un settore degli interrati della Stazione Centrale, originalmente destinato ai movimenti della posta e dei pacchi gestiti dalle Regie Poste Italiane, che avevano l'ufficio centrale proprio lì di fronte.
Negli interrati oltre alla posta, venivano movimentate le merci in transito da Milano. I vagoni venivano sollevati al piano binari, uno alla volta, con un efficente sistema di montacarichi. Tenete presente che il piano binari è un buon secondo piano di una casa e che gli interrati sono a livello strada.
Il binario 21 è stato dimenticato per lunghi anni, sino a quando nel 2002, un progetto incomincia a muoversi. Nel 2004 la società Grandi Stazione concede 7.060 mq necessari e nel Gennaio 2010 si posò la prima pietra dell'opera. Purtroppo nel Dicembre 2010 i lavori si interruppero per mancanza fondi.
I lavori riprenderanno a seguito di una raccolta fondi popolare ed il 27 Gennaio 2012 si apre al pubblico una prima parte significativa.
Non sto a descrivere il sito, dato che va visto scoprendo questa tragedia senza sapere prima la sua evoluzione espositiva.
Si parte dal Muro dell'Indifferenza, voluto da Liliana Segre, e si finisce al Muro dei Nomi, dove sono scritti 774 nomi, dei deportati dei primi due treni di cui solo 27 torneranno. Alla fine della guerra saranno 20 i treni partiti "per destinazione ignota".
Non mi dilungo troppo, se volete sapere di più andate sul sito ufficiale o su Wikipedia. E' gradita la prenotazione. Se prenotate, il biglietto comprende anche la visita con la guida. Sono volontarie e molto brave.

I carri merci in legno in cui venivano stipati anche 100 deportati. Queste persone viaggeranno per sette giorni, nel freddo dell'inverno mitteleuropeo, senza cibo e senza igiene.




Il sistema di traslazione e sollevamento dei vagoni. Un sistema di verricelli trascinavano i vagoni sul carrello di traslazione che si muoveva  da sinistra a destra. Quando il vagone era di fronte al sollevatore veniva trascinato sopra e poi sollevato al piano binari.

Il Muro dei Nomi con i nomi dei 774 deportati con i treni del 6 dicembre 1943 e 30 Gennaio 1944.
I nomi di chi è riuscito a tornare, sono scritti in arancione.
 
 
 
 
 
 
 
Mio nonno, che è andato in pensione da dirigente della stazione, negli anni '60 diceva che nei sotterranei della Stazione Centrale, c'era qualcosa che era meglio dimenticare. Invece è meglio non dimenticare...


Bibliografia:


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