16 maggio 2021

Solitudine

Giovedì scorso, un fornitore mi ha chiesto di andare da una vecchietta, a vedere cosa fosse successo alla televisione.
Arrivato, mi sono reso conto che, più di un tecnico, aveva bisogno di qualcuno con cui parlare. Agli albori di questo blog, avevo scritto che certe volte vengo scambiato per il buon Samaritano, che persone mai viste, mi raccontavano tutto della loro vita.
Questa vecchietta, un'ottantenne assai vispa, ben vestita e di una certa cultura, mi ha raccontato tutto del suo matrimonio, durato sessant'anni, interrotto dal COVID. Il marito malato oncologico ormai metastatico è stato uno delle prime vittime del coronavirus. La malattia di cui era affetto gli avrebbe lasciato solo altri due anni di vita, ma almeno non sarebbe morto solo!
Mi ha raccontato anche dei figli, bloccati all'estero dalla pandemia, nei paesi dove vivono e lavorano. mi ha fatto vedere le foto dei cinque nipotini.
Tanto per finire, mi ha offerto il caffè fatto con la napoletana e due biscottini fatti da lei.
Di anziani in queste condizioni, ce ne sono a migliaia. Anche in condizioni peggiori ed anche in stato d'indigenza grave. Almeno questa aveva dei figli, lontani, con cui parlare a telefono.

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