12 giugno 2023

Perché si dice: "Sui generis"?

Non essendoci più i PIA a dare l'ispirazione, devo rubare qua e la qualche argomento da sviluppare.
Sabato, mentre ero in coda alla cassa del solito supermercato, due signore, di una certa età, vestite molto bene, definivano un noto artista come "sui generis". Ma cosa volevano dire?
In primis hanno dimostrato una certa padronanza del latino, perchè avevano ragione sull'originalità e atipicità dell'artista.
Vediamo la definizione del Dizionario Treccani.
sui generis /'sui 'dʒɛneris/ locuz. lat. (propr. "di genere proprio"), usata in ital. come agg. - [di persona, oggetto, pensiero e sim., fuori dalle regole: un carattere sui generis] ≈ a sé (stante), originale, particolare, singolare. ↑ bizzarro, strano. ↔ comune, ordinario, usuale. ↑ banale, scontato.
Vediamo subito che è una locuzione che in italiano si rende come "di genere proprio", ed usata come aggettivo qualificativo.
Per l'origine dobbiamo andare al periodo scolastico, ove la locuzione veniva usata per indicare un qualcosa non riconducibile ad un concetto preciso.
Visto che il post è stato impostato qualche settimana fa, non ricordo dove abbia trovato questa definizione, leggetela comunque.
L’espressione nasce in ambito scolastico, riferita a qualsiasi cosa che, non potendo essere ricondotta a un concetto o a una categoria più estesa, non ammetteva la definizione consueta tramite il riferimento al genere prossimo. Cercando di sintetizzare, la filosofia cristiana medievale classificava gli oggetti in base al loro genere (prossimo e remoto) e alla loro specie. Il genere prossimo era direttamente suddiviso in specie, mentre il genere remoto includeva al suo interno generi di minore estensione.

Per fare un esempio:

Animale è il genere prossimo della specie uomo.
Vivente è il genere remoto della specie uomo.

Qualsiasi specie non fosse riconducibile a un genere apparteneva dunque a un "genere suo proprio": era sui generis.

Con il passare del tempo l’utilizzo dell’espressione è stato esteso e la locuzione è oggi usata in generale per indicare qualsiasi cosa estremamente singolare e originale, difficilmente definibile altrimenti:

es. È proprio un tipo sui generis.

"Sui generis" viene dunque usata oggi come sinonimo di a sé stante, originale, particolare, 
 
Quindi, volendo dire, questo blog è definibile "blog sui generis".

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