25 febbraio 2025

Birra Raffo

All'Iper di Vittuone
Incominciamo con una mia foto appoggiato ad un pallet di Birra Raffo.
La foto è stata scattata da mia figlia a metà Gennaio, all'Iper di Vittuone, durante una campagna basata sulla birra.
Nel post pubblicato a Novembre 2023, ho scritto che con l'arrivo della proprietà giapponese, si è incominciato a trovare la Birra Raffo un po' dappertutto.
In effetti prima la trovavi alla Coop e Dugan o da Sciura Maria Panzerotti. Nei supermercati dovevi avere fortuna, ne arrivava poca e la richiesta era tanta. Ora la trovi a bancali completi.
La scorsa primavera si è aggiunta anche la versione grezza, una lager non filtrata, che agli estimatori ha fatto storcere il naso. Quando la ho bevuta per la prima volta, mi è venuto da paragonarla alla classica, con le considerazioni più negative che ci possano essere. Se la confronti con altre birre con caratteristiche simili, si difende molto bene.
Da quando ero ragazzino è cambiata l'etichetta, in una più moderna come grafica, pur mantenendo i tratti originali. Adesso è chiara, con meno rossi.
L'abbiamo trovata in una pizzeria di Madrid e l'abbiamo vista in un supermercato Migros in Svizzera. Chissà se l'avvisteremo anche in qualche pub londinese o irlandese?



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23 febbraio 2025

San Nazaro in Brolo

Siamo arrivati alla terza basilica ambrosiana, conosciuta come Basilica di San Nazaro in Brolo, ma in effetti si chiama Basilica dei Santi Apostoli e Nazaro.
Alla fondazione nel 382 dc Sant'Ambrogio la chiamò Basilica Apostolorum, scegliendo come sede, la strada che conduceva a Roma. Nel 395 dc, dopo la deposizione del corpo di San Nazaro, prese il nome di San Nazaro Maggiore.
L'inizio della storia di questa chiesa, è persecuzione e sangue. Il santo, perseguitato da Nerone, fu decapitato con Celso in località "Tre Muri". Questo posto dovrebbe corrispondere con l'attuale Porta Romana.
I Cristiani di Mediolanum, per paura dell'imperatore, trafugarono i corpi e li seppellirono in un luogo segreto, che fu dimenticato.
Nel 395 il luogo fu rivelato ad Ambrogio dal Signore. Il corpo di Celso fu lasciato lì dove fu trovato, mentre il corpo di Nazaro fu traslato in questa chiesa. Il luogo segreto era dove è la chiesa di San Celso in Corso Italia.
La chiesa di stile paleocristiano a pianta croce latina, ha la facciata romanica coperta dal corpo della cappella Trivulzio, che fa da vestibolo all'ingresso.
La cappella opera del Bramantino, fu iniziata nel 1512 ed è il sepolcro di Gian Giacomo Trivulzio e delle sue due mogli. Sulla sua tomba c'è una iscrizione in latino che il popolo ha tradotto in milanese "L'è staa mai cont i man in man" ( in italiano "Non è mai stato con le mani in mano").
Purtroppo quando sono passato di là, la chiesa era chiusa e non ho potuto fare foto degli interni. Sul sito di Lombardia Beni Culturali potete trovare una breve descrizione del sito. 

Dall'interno si può accedere ad una zona archeologica dove si possono vedere anfore romane e tegole con impronte di animali.
Nei prati laterali all'abside si trovano dei sarcofagi in pietra rimanenza dell'area sepolcrale.
Con questo post abbiamo finito il giro per le Abbazie Ambrogine, ma, con l'arrivo della primavera, sto già pensando ad una visita alle Abbazie Milanesi.



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18 febbraio 2025

Alla scoperta delle Abbazie

Dal sito www.cittametropolitana.mi.it
In questi giorni ho incominciato a scrivere dei post sulle Abbazie Ambrogine, cioè luoghi di culto fondati da Sant'Ambrogio o, in qualche maniera, legate a lui.
Cercando delle notizie di appoggio, mi sono ricordato che la Città Metropolitana aveva fatto qualcosa sulle Abbazie Milanesi. Posti nei dintorni della città, legati a monasteri di vari ordini.
Il progetto chiamato "Strada delle Abbazie" promuoveva dei giri in bicicletta dalla città ai vari luoghi, attraversando il Parco Sud.
Adesso vorrei riproporre gli stessi giri in maniera virtuale, scrivendo dei post, su queste sette Abbazie, che un tempo erano assai fuori città, i monaci volevano stare tranquilli, ora sono state inglobate dalla città ed una ha pure l'aeroporto di Linate alla porta. Tranquillità addio!
Facciamo un elenco su cui lavorare
  • Dal sito www.cittametropolitana.mi.it
    Chiaravalle
  • Mirasole
  • Monluè
  • Morimondo
  • San Pietro in Gessate
  • Santa Maria in Calvenzano
  • Viboldone
Ad esclusione di San Pietro in Gessate, che ho visitato un paio di anni fa, di cui ho già le foto in archivio, le visite me le organizzerò, non appena il tempo scalda un po'.
Quindi tornate a visitare il blog spesso. Io so quando saranno, ma voi no!












16 febbraio 2025

Sant'Ambrogio

Questa Domenica facciamo un giro a Sant'Ambrogio. La Basilica intitolata al Vescovo meneghino del IV secolo è il luogo di culto più visitato dopo il Duomo.
Dal 374 al 397 Ambrogio da Treviri, da inizio alla costruzione delle quattro basiliche fuori le mura dedicate a differenti santi. Cosa assai insolita per l'epoca.
La Basilica è stata costruita su di un cimitero di martiri cristiani dove vi erano anche i sepolcri dei Santi Gervasio e Protasio. Di qui il nome originale di "Basilica martirum". Solo nel X secolo sarà dedicata a Sant'Ambrogio.
Costruita in stile romanico e modificata più volte nei secoli, mantenendo in qualunque caso la linea originale.
L'estetica arrivata sino a noi è dovuta ai rifacimenti del 1088 e 1099, voluti dal vescovo Anselmo da Rho, cha voluto trasformarla in uno stile romanico più puro. Nella direzione dei lavori si sono alternate le migliori firme dell'epoca, come Bernardino Luini, Gaudenzio Ferrari e Bernardino Lanino.
Particolarità sono i due campanili. Quello di destra, del IX secolo, è detto dei "Monaci", quello di sinistra, eretto nel XII secolo è detto dei "Canonici".

Dal sito www.gallerieditalia.com
Tra il 15 ed il 23 Agosto 1943, i bombardamenti alleati colpirono pesantemente la zona di Sant'Ambrogio e dell'Università Cattolica, con danni ingenti alla Basilica.











Notevole è il ciborio, del IX secolo, realizzato con quattro colonne di porfido rosso e l'altare di Sant'Ambrogio, capolavoro orafo medioevale, realizzato da Volvinio.
Protetto da sacchi di sabbia si è salvato dai bombardamenti aerei alleati dell'Agosto 1943.
L'altare in oro era stato trasferito in Vaticano per toglierlo ad eventuali atti di saccheggio.










Nella navata centrale, nella posizione originale del IV secolo, troviamo il "Sarcofago di Stilicone".
Si ritiene che sia il sarcofago del generale Stilicone e della moglie Serena, 
E di tipo "Sarcofagi a porte di città", per la presenza di porte turrite negli sfondi dei bassorilievi.






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09 febbraio 2025

San Dionigi

Oggi voglio riprendere un vecchio progetto, risalente a fine 2021, di scrivere qualcosa sulle Basiliche ambrogine.
Sono solo quattro, tre ancora visibili ed una, purtroppo, distrutta. Vediamo quali sono.

Basilica di Sant'Ambrogio
Basilica di San Nazaro in Brolo
Basilica di San Simpliciano
Basilica di San Dionigi

Di San Simpliciano ha già scritto il 22 Ottobre 2022, quindi oggi scrivo di San Dionigi, La Basilica andata persa.

Dal sito dei Beni Culturali Lombardia

Questa Basilica distrutta intorno al 1782, a seguito delle soppressioni volute da Giuseppe II d'Asburgo, si trovava dove adesso è il Museo di Scienze Naturali, nel Parco Montanelli a Porta Venezia.
La Basilica era famosa come luogo di sepoltura dell'aristocrazia milanese e dei santi Dionigi ed Arialdo. San Dionigi morì qui, a causa della sua avversione all'eresia ariana.
Nelle pertinenze della Basilica c'era anche un ospedale ed un monastero fondato da Ariberto d'Intimiano nel 1023. Dalla fondazione al XVI secolo gli affidatari furono i Benedettini, poi passo tutto ai Servi di Maria.
Duranti degli scavi condotti nell'autunno del 2017, furono trovati delle mura riconducibili a questa chiesa. Ora sono in corso delle indagini sulle sepolture, trovate vicino, per capire a quale periodo storico siano imputabili. Questi studi dovranno portare a stabilire l'esatta planimetria della Basilica e le sue dimensioni.
Oltre all'archivio documentale, della Basilica di San Dionigi rimangono un labrum di porfido, ora fonte battesimale del Duomo, il Crocefisso di Ariberto e la cosiddetta "Pietra del 13 Marzo".
Domenica prossima scriverò della ben più famosa Basilica di Sant'Ambrogio.


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