25 febbraio 2023

Benedis la gola e él nas

Venerdì ho scritto un post sul panettone, finendo scrivendo di tenere un'avanzo per San Biagio. Una lettrice ha commentato, chiedendo perché deve mangiare un pezzo di panettone raffermo. Così è meglio chiarire.
La tradizione del panettone di San Biagio è tipicamente milanese e poco conosciuta fuori Lombardia. A Milano c'è il detto che fa da titolo al post, che in italiano suona come "(San Biagio) benedici la gola ed il naso".
Adesso vediamo di far luce sul perché di questa tradizione. Incominciamo dalla leggenda di Fra' Desiderio.
Nella settimana di un Natale, una donna portò ad un certo Fra' Desiderio, un panettone da benedire. Il frate impegnato dalle celebrazioni, disse di tornare il giorno dopo, ma la donna se ne dimenticò.
Il frate, molto goloso; dopo averlo benedetto, incominciò a mangiare dei pezzettini del panettone. La donna si ricordò del panettone ed andò al convento proprio il 3 febbraio.
Al momento di restituire la scatola ormai vuota, il frate si accorse che dentro c'era un nuovo panettone, più grosso dell'originale.  Di qui la tradizione di far benedire un panettone avanzato da Natale, nel giorno di San Biagio.

Dall'articolo del 3/2/23 su Matera News

Per stabilire chi fosse San Biagio, riporto uno stralcio di Milanoweekend
San Biagio era un medico armeno, vissuto nel III secolo d.C.: si narra che compì un miracolo quando una madre disperata gli portò il figlio morente per una lisca di pesce conficcata in gola. San Biagio gli diede una grossa mollica di pane che, scendendo in gola, rimosse la lisca salvando il ragazzo. Inutile aggiungere che, dopo aver subito il martirio, Biagio venne fatto santo e dichiarato protettore della gola.
L'articolo su cui mi sono basato per questo post, lo potete trovare, oltre su Milanoweekend, anche su Famiglia Cristiana e, per andare contro a quanto scritto all'inizio, su Matera News.
Quindi il Natale prossimo, fate avanzare un panettone per San Biagio.


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