07 novembre 2018

Il colore delle lampadine

La complessità delle nuove domande dei PIA, ti ricordano che ora sono alle scuole medie. Si invecchiano pure loro. Il primo di loro capitò sul mio blog nel Dicembre 2015, scoprendo poi che conoscevo il padre. Era in quinta elementare ed ora in seconda media.
Il dibattere di questa volta è la temperatura del colore, parametro diventato importante con l'avvento delle lampadine LED. Ma esattamente cosa è e che serve saperla?
Quando Edison realizzò la prima lampadina, non poteva pensare che un domani si potesse avere di questi problemi. Difatti la luce dei filamenti in carbonio, ed in seguito, in tungsteno è tipicamente arancione, tra i 2000 ed i 2700 Kelvin.  Con i tubi al neon la luce si schiarisce ed agendo sui fosfori si incomincia a poter scegliere la tonalità.
La svolta si è avuta con la scoperta dei LED a luce blu. Combinando la luce emessa dai LED nei colori rosso, verde e blu, si riesce a variare la temperatura di colore delle lampadine. All'interno di un appartamento le  lampadine devono essere tra 3.000 e 4.000 K. Per dare un punto di riferimento, la luce del sole a mezzogiorno è circa 4.900 K.
Variando i Kelvin varia anche la tonalità del colore di un oggetto. Ce ne rendiamo conto facendo delle fotografie. Con la vecchia lampadina la foto tenderà all'arancione. Con un tubo al neon virerà a tonalità verde chiaro. Con una lampadina LED la tonalità sarà neutra, ma non raggiungerà la saturazione della luce solare, ma sarà molto vicina.

Dal Catalogo Illuminazione OBI

Un altra cosa da tener presente è che l'occhio umano soffre andando verso valori alti. E' il famoso problema  della luce blu degli schermi dei computer, quindi state accorti a cosa vi monta l'elettricista.
E' una spiegazione per sommi capi. L'argomento andrebbe approfondito con più calma e più disponibilità di spazio. Vedrò di riprendere l'argomento in altri post.

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