24 ottobre 2025

La prima lavatrice solare

La prima lavatrice alimentata con il sole
Dopo quattro mesi di trafile burocratiche demenziali, ieri abbiamo messo in rete i pannelli solari.
Ieri pioveva e la potenza utilizzabile bastava solo per le lampadine e la TV. Con una media di 250 W/h non si va molto lontano. Alla fine della giornata avevano prodotto solo 2,14 kW/h.
Oggi è andata meglio. abbiamo avuto un picco a 2,4 kW/h per 2 ore. Alla fine giornata la produzione è stata di 11,07 kW/h. Così abbiamo incominciato a fare esperimenti.
Primo controllo, ripetuto più volte, è l'autosufficienza. L'indipendenza energetica la raggiungo con una produzione di 0,38 kW/h. Praticamente oggi c'è stata dalle 9,30 alle 17,45, per essere fine Ottobre con pannelli ad Ovest è un buon risultato. Con tre frigoriferi in funzione, una lampadina, la rete dati e la televisione accesa, la potenza istantanea al contatore era zero.
Il primo esperimento lo abbiamo fatto con il Cucinabarilla. Una teglia, mezzo sacchetto di patate e due tranci di salmone. 40 minuti di funzionamento a 2,2 kW, potenza istantanea al contatore 0,610 kW. Cioè significa che 1,8 kW li ha ricevuti dal fotovoltaico.
Al pomeriggio mia figlia ha voluto l'onore di fare la prima lavatrice. Risultato in riscaldamento potenza istantanea 0,315 ed in lavaggio 0. Non male!

I miei 10 pannelli
Ma come è composto l'impianto?
Per prima cosa chiarire che è un adattamento su quanto disponibile. La falda è esposta ad Ovest e non a Sud e non ha un'inclinazione di 35°. Sono 10 pannelli da 450 W cadauno, montati su di una stringa. 
L'inverter è un HuaWei, modello BT22C0041557, senza accumulo.
A Luglio in collaudo avevano segnato 3,8 kW alle 17,30.
Se domani è un altra giornata di sole, continueremo gli esperimenti ed i controlli.

22 ottobre 2025

La Reggia di Venaria Reale

La Reggia vista da Piazza Repubblica
Grazie alla trasferta per un convegno sul mal di pancia dei gatti, abbiamo fatto un giro alla Reggia di Venaria Reale. Era quasi un anno che ci stavamo pensando, così abbiamo approfittato per mettere in atto l'intento.
Il luogo fa parte delle residenze reali sabaude ed insieme a Stupinigi è una delle più conosciute. E' anche quella che ha avuto una storia recente molto travagliata.
I lavori iniziano nel 1658, sotto la spinta di Carlo Emanuele II, l'architetto Amedeo di Castellamonte da il via ai lavori per un luogo per il piacere e la caccia dell'enturage sabaudo. nel 1699 Vittorio Amedeo II incarica l'architetto Michelangelo Garove di trasformare i giardini da stile italiano a francese stile Versailles. Nel 1716 Filippo Juvarra riceve l'incarico per l'ampliamento, con la creazione della Galleria Grande, la Cappella di Sant'Uberto e la Scuderia.
Ulteriore ampliamento nel 1739, quando l'architetto Benedetto Alfieri creerà le gallerie di servizio per andare da un'ala all'altra o al maneggio coperto.
Nel 1798, a seguito delle guerre napoleoniche, viene trasformata in caserma ed i giardini distrutti, per far posto ad una piazza d'armi.
Il declino prosegue per 200 anni, sino al 1999, quando inizia un grande restauro per il ricupero funzionale del sito.
Dal trasferimento del Battaglione Logistico Cremona, sino agli inizi dei restauri, la Reggia è stata preda di vandali, che si sono portati via tutto quanto potesse essere riutilizzato.
I lavori di restauro dureranno sino al 2007, quando la Reggia tornò ad essere visitabile nella sua interezza.
Il salone grande
Nel 1997, la Reggia era stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.
Il restauro ha interessato anche il Borgo Antico ed il Castello della Mandria con il suo parco.
Noi siamo andati a piede libero, fuori dalla visita guidata, mettendoci un'ora e mezza per vedere il corpo centrale e la chiesa di Sant'Uberto.
Un'altra oretta per vedere i giardini, ripromettendoci di tornare a primavera, con le piante in fiore.

Verso i giardini
Per le scuderie tenete libera mezz'ora, non c'è molto da vedere. Il bucintoro sabaudo e tre carrozze reali.
Le spiegazioni che trovi lungo il percorso sono esaurienti e molto ben fatte, solo i cartelli indicatori del giardino non sono molto chiari.
Anche i cartelli per andare verso l'uscita di Piazza Repubblica dalle scuderie, inducono in errore, tanto che ci siamo persi con degli altri visitatori.
E' da vedere sicuramente, l'ora e mezza di viaggio da Milano, ne vale la pena. Qui si vede come era il mondo Savoia prima del regno d'Italia, in piena espansione e splendore.

I soffitti
Adesso siamo programmando altre due visite. La Palazzina di Caccia di Stupinigi e il Castello Reale di Racconigi. Quest'ultimo è più difficoltoso, essendo oltre Carmagnola in provincia di Cuneo. Ci vuole più tempo per il viaggio.
Come ho già scritto, a primavera ci torniamo per il giardino e, magari andremo anche al Castello della Mandria con annesso parco.
Per altre fotografie, andate alla pagina Instagram dedicata a questo post.














Bibliografia: