Dal sito ricettedellanonna.net |
La versione attuale è dovuta, come il panettone, all'iniziativa della Motta. Negli anni '30, il responsabile pubblicitario della azienda, decise di commercializzarla usando lo stesso impasto e le stesse macchine del panettone.
Anche questo dolce è iscritto al PAT, ma non c'è un disciplinare. Quindi, presumo, che segua quello del panettone, da cui deriva.
Anche questo dolce è iscritto al PAT, ma non c'è un disciplinare. Quindi, presumo, che segua quello del panettone, da cui deriva.
Venerdì scorso ho scritto che la colomba ha circa 800 anni in più del panettone. La tradizione la fa risalire a metà del VI secolo, in piena epoca longobarda.
Ci sono due leggende sulla nascita del dolce. La prima si riconduce all'entrata in Pavia, del re longobardo Alboino. Durante l'assedio della città, il re si vide offrire, in segno di pace, un pan dolce a forma di colomba.
La seconda tira in ballo la regina Teodolinda e l'abate San Colombano. Il luogo è sempre Pavia, ma nel 612. Il monaco arrivò in città durante la Quaresima di quell'anno ed in suo onore la regina organizzo un ricco banchetto a base di selvaggina. Dato il periodo penitenziale i monaci non ne mangiarono, con grande offesa della regina. L'abate, da gran diplomatico qual'era, giustificò che senza una preventiva benedizione, non ne potevano mangiare. Non appena incominciò a pronunciare la formula, tutta la cacciagione si trasformò in pani bianchi a forma di colomba.
Anche il nome deriva dal santo. San Colombano era di nascita irlandese di lingua gaelica. In gaelico il suo nome "Colum Bán" significa proprio "colomba bianca".
Bibliografia:
- Per la pagina Wikipedia, clicca qui.
- Per il sito istituzionale della Motta, clicca qui.
- Per la ricetta della colomba, clicca qui,
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